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È necessario tutto questo sviluppo di piattaforme social?

Topic: Articolo blog

Case study: Twitter vs Meta.

 

Una nuova applicazione è arrivata nelle nostre vite. In un mondo saturato dalla presenza di applicazioni e social media, gli sviluppatori sembrano non averne mai abbastanza, e noi nemmeno.

È la notizia che sta appassionando utenti e addetti ai lavori: la sfida lanciata da Zuckerberg ad Elon Musk. Se n'è parlato per mesi e finalmente Threads, il social dell’azienda Meta che sfida Twitter, è arrivato. 

Sebbene gli utenti europei ancora non possano installarlo, nel resto del mondo è ufficialmente disponibile dal 6 luglio. Nella nuova app diretta competitor di Twitter, sarà possibile pubblicare post di 500 caratteri, condividere link, foto e video che potranno durare fino a 5 minuti.

La grande differenza è che gli iscritti ad Instagram possono collegare i rispettivi account e aprire un profilo con una base utenti già attiva. Caratteristica strategica in quanto non sarà sottovalutata da chi con i social lavora quotidianamente e potrà avvalersi di un nuovo strumento per incrementare la loyalty dei propri followers ed attrarne degli altri. Altro vantaggio di Zuckeberg è quello di rilasciare l’applicazione in un momento in cui Twitter sta attraversando notevoli difficoltà tecniche e di gestione. Sempre più utenti lamentano continue disfunzionalità da quando il social è passato nelle mani del patron di Tesla, soprattutto per la questione della “spunta blu” diventata a pagamento. Meta potrebbe dunque sfruttare l'attuale malumore degli utenti di Twitter per accrescere la visibilità della sua nuova applicazione.

C’è da osservare che, oltre a sfidare apertamente Musk, Zuckeberg non ignora del tutto le mosse del suo avversario. A distanza di qualche giorno dell’annuncio del badge blu a pagamento su Twitter, anche Instagram e Facebook hanno annunciato che i rispettivi “verificati” sui profili sarebbero stati disponibili a tutti gli account dietro pagamento di un canone. Al contrario di quanto accade su Twitter, nei social Meta gli utenti stanno realmente pagando per avere una nota distintiva sul proprio profilo. Questo testimonia il grande valore riconosciuto alle due piattaforme da parte degli users. Dunque, Zuckeberg avrebbe tutte le carte in regole per vincere la sfida contro Musk.

Avrà successo Threads? Riuscirà ad abbattere il pioniere del microblogging? Sarà solo una meteora? Questo lo vedremo con il tempo.

Importante è riflettere quanto il mondo sia ormai schiavo di una “dittatura dei social”. Karl Marx parlava di “alienazione” per riferirsi al sentimento dell’operaio nei confronti del lavoro sottopagato dal capitalista. Oggi stiamo vivendo l’alienazione nei confronti dei social media. L’utilizzo eccessivo e poco consapevole delle applicazioni di networking alimenta sentimenti di distacco e disconnessione dalla realtà circostante. La facilità con cui possono essere utilizzati accresce in noi una dipendenza tale che impedisce di separarsi da essi. Sebbene i social media abbiano il potenziale di connettere le persone da diverse parti del mondo, le persone sembrano più distanti che mai.

 

È davvero necessario tutto questo sviluppo di social media? Certo, è un settore come lo è quello dell’abbigliamento, quindi è normale che ci siano diversi attori in gioco. Innegabile è infatti il fiuto di Zuckeberg nell’individuare spazi di opportunità. Forse dovremmo essere noi ad avere un’educazione per il loro utilizzo corretto e a capire quando sia opportuno utilizzarli e quando no.

Fermiamoci un attimo a riflettere su quanto l’utilizzo dei social stia facendo perdere tanti momenti seppur condivisi online. Le esperienze di vita da condividere non sono chiuse all’interno di uno schermo, ma sono al di fuori esso. Alla fine, un tramonto è sempre un’emozione ancora più grande se lo si guarda attentamente, e non da dietro un telefono cellulare…O no?!. 

 

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